Il diritto di contare - Hidden figures

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Come avrete già intuito dal titolo, oggi vi vogliamo introdurre ad un film che forse già conoscete o che forse vi è nuovo ma che ha ricevuto i suoi allori nel periodo della sua uscita nei cinema

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Come avrete già intuito dal titolo, oggi vi vogliamo introdurre ad un film che forse già conoscete o che forse vi è nuovo ma che ha ricevuto i suoi allori nel periodo della sua uscita nei cinema. Hidden Figures, o come è conosciuto in Italia "Il diritto di contare", è un film storico (ovviamente non del tutto accurato) che parla dell'allunaggio.

Per essere più precisi il film segue tre donne di colore che lavorano per la N.A.S.A. ma con lavori di second'ordine. Pur avendo ottime doti matematiche o di logica, queste donne vengono relegate a tenere la bocca chiusa, per così dire. Il film però esplora la loro emancipazione all'interno dell'organizzazione e come la loro voce alla fine abbia avuto un effetto favorevole: Katherine Johnson (interpretata da Taraji P. Henson) è la matematica che calcolò il tragitto e il metodo di atterraggio sulla Luna dell'Apollo 11, nel periodo in cui l'America era in corsa contro la Russia per dominare lo spazio.

Le altre protagoniste sono Mary Jackson (Janelle Monae) e Dorothy Vaugh (Octavia Spencer) e le tre dimostrano come il loro sesso e il colore della loro pelle abbia determinato numerosi pregiudizi nel mondo lavorativo. Basti pensare che al tempo le persone di colore avevano bagni separati, un relegato vero e proprio che il film rappresenta con delle scene in cui Katherine deve correre da un edificio all'altro solo per recarsi in bagno, perdendo prezioso tempo che sarebbe stato più propizio devolvere ai suoi calcoli.

La storia è interessante non solo per il valore puramente morale ma anche perché racconta qualcosa di reale, che i nostri libri di storia piace occultare a favore degli astronauti (very male) che ci sono giunti sulla Luna. Questo film ci racconta invece come la corsa alla Luna sia stata fatta dai matematici e anche da donne come la Johnson.

Mentre la Vaugh rappresenta un'ingiustizia ad un livello quasi palpabile anche al giorno d'oggi, una donna che pur facendo il lavoro del proprio superiore viene pagata di meno e non le viene riconosciuta l'opportunità di una promozione; la Jackson ci fa vedere come pur essendo una donna di colore (a cui difficile era l'accesso ad un'educazione superiore) essa voglia imparare e inseguire la sua passione per l'ingegneria aerospaziale. Le tre figure si intrecciano per il loro contesto spazio temporale e rappresentano le varie sfaccettature di problemi sociali ancora presenti quali il razzismo e il sessismo.

Inoltre è un boost anche personale, vedere queste donne avere la meglio e vincere i pregiudizi è davvero edificante. Sapere che ci sono state donne come loro nella storia ci spiega che questo non è un mondo di uomini fatto di uomini, solo che a volte certe perle di donne vengono adombrate dalla figura di uomini.

Essendo stato un candidato all'Oscar e aver ricevuto altri premi è inutile dire quale splendida scenografia e regia viene eseguita per l'opera; i dialoghi potrebbero suonare a volte cringey ma l'immagini che ci lascia e queste sorte di memorie stampate su pellicola sono ben fatte.

Certo, non è un film divertente che trascorre in un'oretta ma credo che ne valga la pena. Non è pesante e scorre piuttosto velocemente, il climax che si costruisce lo si può percepire fin dall'inizio e questo ci porta a continuare la visione. Le doti attoriali e di fotografia ci convincono anche a rivederlo una seconda volta. Magari vi strappa pure una lacrimuccia o un lamento di assenso, io so che mi ha pompato parecchio e alla fine credevo di poter spaccare il mondo.

Per una volta mi ha mostrato delle donne intelligenti, forti, che non sono solo il loro aspetto estetico e che sono incerte pur essendo talmente colte; mi ha mostrato qualcuno in cui sentirmi rappresentata, non un contentino scenico per impressionare il pubblico femminista ma dei personaggi realmente esistiti e che provano quello che chiediamo da tempo ai media: la giusta rappresentazione.

Per una volta mi ha mostrato delle donne intelligenti, forti, che non sono solo il loro aspetto estetico e che sono incerte pur essendo talmente colte; mi ha mostrato qualcuno in cui sentirmi rappresentata, non un contentino scenico per impression...

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Perché accoccolarsi sotto la coperta e vedere questo film:

- Imparare di un contesto storico attraverso una pellicola cinematografica è sempre divertente, le informazioni potrebbero non essere esatte ma in questo modo posso assicurarvi che vi rimangono impresse.

- Dei personaggi che posso anche descrivere come "modelli di vita", qualcosa da far vedere anche alle nostre cuginette o sorelline, dare loro modo di sentirsi ispirate.

- Non so a me quando si mette scienza e donne impazzisco, perché mi fa davvero tanto piacere vedere le une interagire con l'altra, quindi mi emoziono facilmente.

- Storia coinvolgente e rivelatoria.

Anche voi vi sentite ispirat* da storie presi dalla realtà come questa? Che ne pensate del film spiegato in parole così spicciole? 

WatcHer - Donne che bucano lo schermoWhere stories live. Discover now