14.

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E oggi è giovedì.
Ho parlato i giorni scorsi con Cass per la stori di lei e Briant.

Sta andando tutto a gonfie vele.
Ora sono nel giardino della scuola e sono appena le 6 del mattino.

Seduta su una panchina.
Mi guardo intorno.
Fa bene questa quiete.

Ad un certo punto sento un ragazzo gridare e ridere avvicinarsi correndo.

La scena è alquanto strana: c'è Asher che corre con qualcosa in mano e un poliziotto che lo rincorre.

Grida parole incomprensibili continuando a ridere.

"me la pagherai ragazzo" dice il polizziotto ormai stanco che ritorna da dove è arrivato.

Asher gli fa il terzo dito e quando mi vede mi viene in contro.

Non riesce a smettere di ridere e cade per terra a peso morto.
Io spaventata mi alzo dalla panchina.

"che cazzo ti sei fumato?" gli chiedo.
Lui continua a ridere, stesso per terra.

Non mi risponde, ancora con il fiatone mi prende il braccio destro e mi tira su di lui.

Chiude gli occhi e cerca di recuperare la respirazione.
"dovevi vedere la faccia di quel tipo quando gli ho fottuto il portafogli"

Alza un braccio per farmi vedere il portafogli, con gli occhi chusi e ricomincia a ridere.

È così bella la sua risata.
L'ho già detto, bene lo ridico.

Io sono stravaccata su di lui a pancia in giù.
Mi faccio trasportare dal ragazzo e rido anche io.

Ridiamo, insieme.
Distesi sul prato del giardino della scuola.

"ou" mi fermo un attimo e si ferma anche lui.
"eh" risponde serio aprendo gli occhi.

"perché hai rubato il portafogli a quel poliziotto?" corruccio la fronte alzando un po' il busto per guardarlo negli occhi.

"perché mi servono i suoi soldi per fare una cosa" risponde ovvio non distogliendo lo sguardo.

"che genere di cose?" chiedo.
Voglio sapere cosa nasconde oltre alle gare clandestine.

"non devi interessarti alle cose che faccio, smettila di chiedere " risponde Asher leggermente arrabbiato.

"beh.. Non posso continuare a frequentare un sconosciuto" gli dico mettendomi a cavalcioni su di lui.

"nessuno ti ha detto che devi frequentarmi" risponde guardando altrove.

Ok, ora mi sto incazzando.
Va bene tutto, ma così è troppo.

Mi alzo da lui con fare arrabbiato.
"se la metti così allora, addio"
Giro i tacchi e vado davanti la porta d'entrata della scuola.

Lui resta lì impalato disteso e non si muove.
Sento il suo sguardo bruciare sulla schiena.

Non me ne sono nemmeno accorta che sono arrivate le 7:45 guardando l'orologio sul telefono.

Vedo la macchina di Briant parcheggiare nel parcheggio.
Con lui scende anche Cass e si tengono la mano.

Mi raggiungono e io mi butto addosso a loro in un abbraccio.

E mi sorridono a loro volta.
"ma, Lori?" chiede Bri corrucciando la fronte.

"dimmi?" rispondo un po' preoccupata.
"perché Asher sta li sdraiato accanto alla panchina dova vai di solito?"

È rimasto lì.
Alzo le spalle.
Non voglio raccontare tutto l'accaduto.

Suona la campanella ed entriamo nell'edificio poi nella nostra classe.

Ci sediamo ai nostri posti e il professore inizia la lezione.
Tutto molto noioso.

NostriWhere stories live. Discover now